mercoledì, Gennaio 15Associazione di Promozione Sociale | Rivista di Cultura e Società

NARRATIVA

“Alma” di Federica Manzon
Anno XI – N.5 settembre-ottobre 2024, IN PRIMO PIANO, NARRATIVA, RECENSIONI

“Alma” di Federica Manzon

Recensione del libro "Alma" di Federica Manzon "Alma", l’ultima opera di Federica Manzon, si presenta come un romanzo ricco di sfumature e emozioni, in grado di catturare l’attenzione del lettore fin dalle prime pagine. Pubblicato di recente, il libro ha già suscitato un notevole interesse nel panorama letterario italiano, grazie alla sua prosa evocativa e alla profondità dei suoi personaggi. Manzon, già nota per la sua abilità nel trattare temi complessi, riesce anche in questo caso a tessere una narrazione che esplora le dinamiche familiari, le aspettative sociali e la ricerca di identità. Trama La trama di "Alma" ruota attorno alla protagonista, Alma, una giovane donna che si trova a un bivio della sua vita. Dopo anni di assenza, decide di tornare nel suo paese d'origine, u...
“Verity” di Coleen Hoover
Anno X – N.4 luglio-agosto 2023, IN PRIMO PIANO, NARRATIVA, RECENSIONI

“Verity” di Coleen Hoover

Cosa credere? A chi bisogna credere? È una domanda che ci facciamo spesso. Sappiamo di chi possiamo fidarci e di chi no. Ma se trovassimo qualcosa capace di mettere in discussione le nostre convinzioni, anche se provenissero da coloro di cui crediamo di poterci fidare ciecamente, come agiremmo? La fiducia è ciò che ci permette di avere interazioni sociali durature, rapporti e legami. Perché, se non ci fidassimo di nessuno, non potremmo avere amici con cui confidarci o anche semplicemente parlare, perché si avrebbe sempre il dubbio che terze persone sappiano ciò che diciamo. Se fossimo cresciuti con una visione ben precisa di qualcuno e scoprissimo che quella persona è in realtà l’opposto di quanto creduto, riusciremmo a cambiare la nostra opinione? E se dovessimo effettivamente riusc...
“Stranizza” di Valerio La Martire
Anno XI – N.4 luglio-agosto 2024, IN PRIMO PIANO, NARRATIVA, RECENSIONI

“Stranizza” di Valerio La Martire

Una scrittura in grado di trasportarti, di farti sentire parte di quello che leggi. È così che Valerio La Martire mi ha fatta sentire mentre leggevo la storia di Marco e Nino, tratta dalla storia reale di Giorgio Giammona e Antonio Galatola, le due vittime del Delitto di Giarre, la cui unica colpa era quella di amarsi l’un l’altro. Una storia tanto bella quanto strappalacrime quella di Nino e Marco. I due ragazzi mi sono entrati subito nel cuore, ho vissuto con loro un po’ del loro amore e la rabbia e la tristezza per quello che un amore puro come il loro scatena dietro gli occhi di coloro che un amore del genere non lo sanno guardare. Siamo nel 2023, il delitto risale al 1980 e come persone ne abbiamo fatta di strada (anche se ancora non abbastanza) rivendicando i nostri diritti,...
“Le ferite originali” di Eleonora C. Caruso
Anno XI – N.4 luglio-agosto 2024, IN PRIMO PIANO, NARRATIVA, RECENSIONI

“Le ferite originali” di Eleonora C. Caruso

È un viaggio a dir poco turbolento leggere la storia di Christian, un ventenne che ha vissuto intensamente. “Senti l'abisso, è dentro di te. Non ti muovi, lo ignori, ignori la pazzia, il suo soffiare. Ti dice cosa credevi di fare, ti dice davvero ci vuoi riprovare, ti dice vuoi andare? va bene, puoi andare. Vediamo quanto sei veloce a scappare.” Eleonora ha ragione, con Christian bisogna portare pazienza, tanta pazienza. È un ragazzo difficile per quello che fa e soprattutto per quello che è. È lui stesso il primo ad essere turbolento con il suo disturbo bipolare per cui la sua vita non è per niente facile. Gli sbalzi d’umore sono sempre più frequenti, quasi continui, e stargli vicino diventa insopportabile per tutti che, prima o poi, lo abbandoneranno. O almeno è questo quello che c...
“Brava bambina” di Alessia Vecchi
Anno XI – N.3 maggio-giugno 2024, NARRATIVA, RECENSIONI

“Brava bambina” di Alessia Vecchi

“Brava Bambina” di Alessia Vecchi tratta di un tema di cui si sente parlare, ma non abbastanza: l’abuso infantile. L’abuso su minore è più comune di quel che si pensi ma, col fatto che la maggior parte delle volte i colpevoli sono i familiari o amici di famiglia, risulta difficile, se non impossibile, denunciare. Se si denuncia è perché si arriva ad un punto di non ritorno. Nella vittima scatta qualcosa che è addirittura più importante dell’abuso in sé. Come la storia raccontata in questo libro, che dovrebbe essere un’altro dei motivi per cui capire che è tempo di aprire gli occhi, una volta per tutte. Le vittime di abusi raramente denunciano. Per vergogna, per paura delle conseguenze, per paura di non essere credute. Sapendo questo è facile ricattarle, soprattutto se sei un avvoc...