sabato, Luglio 27Associazione di Promozione Sociale | Bimestrale di Cultura e Società

Dieci cose che ho imparato – di Piero Angela

Con il suo ultimo lavoro “Dieci cose che ho imparato”, Piero Angela ci lascia un’eredità di saggezza, un faro per navigare verso un futuro incerto. In questo volume di 150 pagine, Angela si rivolge alle nuove generazioni con un messaggio semplice ma potente: l’urgenza di migliorarsi attraverso la cultura e la conoscenza.

Il libro, che si legge rapidamente grazie alla sua brevità, è un esercizio di sintesi che riflette l’immensa capacità di Angela di divulgare concetti complessi con estrema semplicità. Nonostante la sua concisione, “Dieci cose che ho imparato” è destinato a essere un’opera senza tempo, di grande spessore e destinata a durare. Con la sua consueta eleganza e garbo, Piero Angela espone i fatti lasciando al lettore la libertà di formarsi una propria opinione, interrogandosi sui limiti strutturali del sistema scolastico e accademico italiano, e proponendo al contempo una riflessione profonda sulla necessità di un cambiamento. 

Il libro si sviluppa in dieci capitoli, ognuno dei quali esplora un campo diverso: dall’ambiente all’energia, dalla scienza alla tecnologia, passando per la televisione e i comportamenti sociali. 

Angela sottolinea come la grande cultura tradizionale e umanistica italiana debba integrarsi con una nuova visione della realtà, attuabile solo attraverso un rinnovato approccio alla ricerca e all’innovazione.

Le “dieci cose” non sono elencate seguendo un ordine rigoroso e didattico, anche per questo restituiscono al lettore l’aspetto umano di un libro che è soprattutto un racconto di vita: una visione del pensiero di un uomo e delle lezioni che egli ha appreso nel corso di una intera esistenza dedicata alla divulgazione scientifica e culturale.

“Dieci cose che ho imparato” è un testamento intellettuale che Piero Angela ha lasciato come suo ultimo dono a tutti. Un invito a riflettere sul nostro ruolo nel mondo e sulla responsabilità che abbiamo nell’utilizzare la cultura e la conoscenza per migliorare noi stessi e il contesto in cui viviamo. Un libro che, probabilmente, andrebbe inserito tra le letture obbligatorie nelle scuole per la sua capacità di stimolare la consapevolezza e la riflessione.

Antonio Polizzi