
Pubblicato per la prima volta nel 2003, il cacciatore di aquiloni rappresenta il romanzo d’esordio dell’allora trentottenne Khaled Hosseini, medico statunitense di origine afgana. Il libro è stato accolto fin da subito con favore sia dalla critica sia dal pubblico, tanto da segnare non solo un formidabile record di vendite ma anche la realizzazione di un film per opera del regista Marc Forster.
“Il cacciatore di aquiloni” è certamente un’opera che ha toccato il cuore di milioni di lettori in tutto il mondo. Ambientato in un Afghanistan pre e post-talebano, il romanzo segue la vita di Amir, un ragazzo benestante di Kabul, e del suo amico Hassan, il figlio del servitore di suo padre. La loro amicizia, intensa e complicata, è al centro di una narrazione che esplora temi come la colpa, il rimorso, la redenzione e la complessità delle relazioni umane.
La trama si snoda attraverso eventi storici tumultuosi, dalla caduta della monarchia afghana alle invasioni sovietiche, fino all’ascesa dei talebani. Questo sfondo storico fornisce una tela drammatica per la storia personale di Amir, che si trova a fare i conti con le proprie azioni passate e le loro ripercussioni sulla vita di Hassan.

I personaggi sono disegnati con grande cura e profondità psicologica. Amir, il protagonista, è un personaggio complesso, la cui lotta interiore e il desiderio di redenzione lo rendono profondamente umano.
Hassan, con la sua lealtà e innocenza, incarna la purezza e la generosità di spirito che spesso viene perduta nell’età adulta.
I temi trattati nel romanzo sono universali e potenti. Il senso di colpa di Amir per non aver difeso Hassan da un atto di violenza brutale è il motore che lo spinge a cercare la redenzione. La storia esplora anche la complessità delle dinamiche sociali in Afghanistan, inclusi i pregiudizi etnici e le divisioni di classe.
Dal punto di vista critico, “Il cacciatore di aquiloni” è stato lodato per la sua capacità di raccontare una storia personale commovente contro il panorama di eventi storici reali. Tuttavia, alcuni critici hanno sottolineato che il romanzo può a volte cadere nel sentimentalismo. Nonostante ciò, la forza narrativa di Hosseini e la sua abilità nel creare personaggi memorabili hanno garantito al libro un posto di rilievo nella letteratura contemporanea.
In conclusione, “Il cacciatore di aquiloni” rimane un romanzo che affronta questioni morali profonde e offre uno sguardo intimo su un paese e una cultura spesso fraintesi. È una lettura che invita alla riflessione e che rimane con il lettore molto tempo dopo aver girato l’ultima pagina.
Antonio Polizzi


Antonio Polizzi, laureato in Filosofia con Master in Comunicazione Multimediale e Master in Insegnamento della Lingua Italiana agli Stranieri, dirige la Rivista Ethos come Giornalista Pubblicista, collaborando con prestigiosi blog di Narrativa e Arte.
Editor e Traduttore dall’Inglese presso Hope Edizioni, si specializza nel meraviglioso mondo del Romance e del Thriller, portando storie internazionali al pubblico italiano.
La sua naturale predisposizione per rendere semplice ciò che appare complesso lo ha portato a essere docente in numerosi corsi, sia in aula che online, dove combina la passione per il benessere olistico e la filosofia con l’innovazione tecnologica e la comunicazione moderna.
Per Antonio, scrivere e leggere non sono semplici attività, ma necessità vitali quanto il respirare.