Cari lettori, oggi sono di nuovo qui per parlarvi del secondo e conclusivo volume della dilogia Colors di Mary Lin, La voce dei colori.
Ho pensato mille e mille volte come iniziare questa recensione e nessuna mi sembra giusta. Nessuna mi sembra adatta per spiegarvi questa storia che mi ha trafitto il cuore e commosso. Una storia che alla fine mi ha fatto sentire completa.
Completa, sì.
Dopo un viaggio fatto di dolore, di incubi, di una vita che continua ad andare avanti anche se vorresti solo fermarla a qualsiasi costo, sorrido con le lacrime agli occhi.
Per tutte le volte in cui mi sono rivista nei personaggi di questo libro.
Per il dolore di una perdita che devasta. Per la morte che segna l’anima e il corpo.
Per la depressione che ti fa urlare a squarciagola e poi ti spegne, facendoti desiderare solo di nasconderti sotto le coperte.
Per tutte le volte in cui Melody, Mansel e anche Arden urlano, piangono e poi si alzano per continuare a vivere. Anche se a modo proprio.
Perché è proprio questo che affronta La voce dei colori: il cambiamento, la forza, il coraggio.
La speranza.
Vi ricordate dove avevamo lasciato Melody e Mansel? Questi due ragazzi così diversi e complicati, a pezzi, che insieme avevano riscoperto i colori e la musica e anche le risate, la leggerezza?
Li avevamo lasciati ancor più a pezzi di come si erano conosciuti.
E con il secondo volume, La voce dei colori, ritorniamo proprio da loro. Dal loro dolore, alla loro vita.
“Ho conosciuto una ragazza. È stata come un lampo, così intenso da rimanerne abbagliato. Poi, come tutti i fulmini, è sparita, lasciandosi dietro soltanto un gran boato. Anche il fracasso sarebbe dovuto andar via, eppure… sento ancora che mi rimbomba dentro.
Come il nostro primo bacio.
E come il secondo.
E il terzo.”
Rincontriamo Mansel, sempre così impulsivo. Un Mansel che pensa troppo e trae conclusioni sbagliate senza permettere alle persone di spiegarsi. Come se credesse di non poter ricevere altro che delusioni.
E rincontriamo Melody, la ragazzina sfacciata che sapeva creare solo problemi e che invece si presenta diversa da quello che ricordiamo. Perché lei, nel mare di dolore e buio, è stata costretta a crescere, cambiare. L’oscurità che si porta dentro è attenuata da dei colori che le hanno permesso di andare avanti.
Dei colori che parlano per lei, diventano la sua voce e comunicano tutto quello che non riesce a dire a parole.
Tutto quello che nasconde.
E per comprendere la storia di questi due ragazzi che sono legati in modo indissolubile abbiamo due punti di vista in più, in questo romanzo. Due punti di vista che ci permettono di scoprire tutto quello che è accaduto mentre Melody e Mansel sono stati lontani. Due punti di vista preziosi e di cui vi innamorerete, ne sono certa. Perché non si può fare altro. Un personaggio in particolare vi ruberà il cuore e non vorrà più restituirvelo. Non lo vorrete nemmeno più indietro.
Io non immaginavo che il secondo volume potesse rapirmi molto più del primo. Scaglie di colore mi ha rubato il sonno, fatto disperare, piangere. Ma La voce dei colori è un vero e proprio uragano.
Perché questo libro è tutto, non solo dolore, ma anche speranza. Rinascita.
Esplode nel petto senza che ce ne rendiamo conto, grazie a un volto sempre corrucciato che si distende in un sorriso, in una risata inaspettata; grazie a dei piccoli e semplici baci sulle guance, a una mano che ci tocca con dolcezza. A degli occhi non più spenti, non più persi, che emanano luce come non mai.
“Sollevo le braccia, che fluttuano come fili dorati.
Desidero sfiorare il cielo, lo desidero così tanto che lo tocco davvero.
E ti sento.”
Questa storia è la prova che il passato non ci definisce. Possiamo imparare da esso per essere persone migliori, per rimediare lì dove abbiamo sbagliato. Perché tutti meritiamo una seconda occasione.
Avrete voglia di urlare e poi ridere. Avrete voglia di prendere qualcuno a calci, ma poi di abbracciarlo.
Niente sarà semplice, forse niente sarà nemmeno come avrete immaginato. Perché Mary Lin, con la sua prosa sempre potente, in qualsiasi genere si cimenti ha la capacità di sorprendere e di far desiderare che i suoi romanzi non finiscano mai. Eppure non potrete fare altro che leggerli ininterrottamente, proprio come è accaduto a me con questo volume.
Non ho smesso finché non sono arrivata all’ultima pagina, con il tumulto del cuore nelle orecchie.
Che cosa posso dirvi, se non di iniziare questo viaggio e lasciarvi rapire dalle parole, dai colori, dall’amore e dalla speranza?
Sono certa che Scaglie di colore e La voce dei colori saranno uno specchio in cui riflettersi e un viaggio pieno di insegnamenti che vi resteranno nel cuore.
Insieme a dei protagonisti che non dimenticherete mai, così come non lo farò io.