Curarsi con Acqua e Limone

La doccia interna mattutina

Una vera e propria “doccia interna”, è così che la definisce la dottoressa Simona Oberhammer, naturopata e ricercatrice indipendente, autrice del libro “Curarsi con acqua e limone” edito da Macrolibri, una guida preziosa corredata da alcune ricette speciali per questo rimedio naturale, antico ed efficace.

L’organismo accumula spesso molte tossine che possono causare anche delle malattie perciò, spiega la Oberhammer, bere acqua tiepida e limone al mattino, ancor meglio se a digiuno, è un modo di disintossicarsi e nel contempo rimineralizzarsi per meglio affrontare le fatiche della giornata, stimolando altresì il sistema immunitario e migliorando la digestione.

Le proprietà digestive del succo di limone sono ben note: come stimolo per la produzione della bile da parte del fegato che è fondamentale nel processo digestivo; come coadiuvante nell’espulsione delle tossine che si accumulano nel tratto digerente; e come stimolo per i movimenti intestinali.

Inoltre, ci ricorda la naturopata italo-austriaca, autrice di questo vero e proprio manuale della salute, le proprietà del succo di limone lo fanno essere più simile ad un farmaco naturale piuttosto che un semplice alimento, basti pensare alla grande quantità di acido citrico, di citrati di calcio e potassio, di sali minerali, di vitamine e oligoelementi che esso contiene; e al suo utilizzo come antiacido gastrico, antiscorbutico, anti reumatico, antianemico, depurativo, attivatore di globuli bianchi e quindi coadiuvante per le difese immunitarie.

Per preparare in maniera corretta questa tazza della salute e iniziare così la semplice quanto efficace terapia disintossicante fai da te, è importante seguire però alcune indicazioni.

Innanzitutto, quando ci riferiamo al succo di limone parliamo di quello fresco e non di quello confezionato, meglio ancora se si tratta di limoni coltivati secondo criteri biologici e quindi privi di quelle cere che oggi troppo spesso alcuni frutti vengono trattati per esigenze puramente estetiche.

L’acqua dovrà essere tiepida o a temperatura ambiente, quella fredda infatti va assolutamente evitata poiché renderebbe più difficile e lenta l’assimilazione delle proprietà della bevanda da parte dell’organismo. Tuttavia, va ricordato, che l’acqua da bere con il succo di limone non deve essere nemmeno caldissima, portata cioè a ebollizione, poiché il limone è termosensibile ovvero molte delle sue proprietà benefiche verrebbero distrutte dalle temperature più elevate.

Nello specifico dunque, basterà riempire una tazza di succo di limone fresco e poi aggiungere dell’acqua naturale non fredda o un po’ tiepida, per avere così la bevanda che, sottolinea più volte la Oberhammer, va bevuta al mattino a digiuno se vogliamo ottenerne i maggiori benefici, aspettando poi circa un quarto d’ora prima di fare colazione.

La Dottoressa Oberhammer spiega che gli acidi organici di cui è ricco, una volta assunti dal corpo, perdono quella componente acida e si trasformano presto in sostanze basiche che alcalinizzano l’organismo, regolano il PH, contrastando di fatto l’acidosi tissutale. Per questa ragione dunque, ovvero per ottenere un effetto alcalinizzante, è importante bere immediatamente la bevanda, cioè prima che essa si ossidi. Inoltre, anche questa “cura” con acqua e limone per essere davvero efficace deve avere un’assunzione ciclica, legata cioè alle esigenze specifiche della persona e del periodo, legato al cambio di stagione, allo stress, ad una dieta o agli effetti sgradevoli di un abuso alimentare. Le indicazioni e i suggerimenti relativi alla durata di questa cura, insieme alle varie differenti ricette e combinazioni possibili, sono tutte in questo piccolo grande libro.

Si trovano molti articoli oggi in rete che parlano della dieta con acqua e limone, e in alcuni di essi l’aspetto più critico nei confronti di questa pratica naturale che, ricordiamolo, non vuole essere la panacea di tutti i mali ma un semplice metodo alimentare sano e disintossicante, tende sempre a sottolineare come il limone possa avere effetti negativi sui soggetti che soffrono di gastrite. Si tratta di un appunto doveroso e corretto. Tuttavia, sono moltissime le testimonianze di chi ha migliorato i sintomi di una gastrite lieve, seguendo proprio quei piccoli accorgimenti suggeriti nel libro, nel quale la Oberhammer spiega in maniera più dettagliata come l’assunzione graduale di poche gocce possa aiutare la persona a valutare e aumentare pian piano la tolleranza al succo di questo incredibile frutto. Mentre, un altro elemento negativo è invece rappresentato dall’effetto che il succo di limone a digiuno ha sui denti, ovvero il fatto che intacca irrimediabilmente lo smalto. A tal proposito, il consiglio che proviene da più parti è quello di utilizzare una cannuccia, che in questo modo evita il contatto diretto tra l’acqua con il limone e i denti.

Antonio Polizzi

 

 

 

 

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